mercoledì 26 marzo 2008

Tutti insieme si può … si può fare





visto su emmebi.blogspot.com

sabato 15 marzo 2008

Racional

Dieci anni fa, 15 marzo 1998, moriva Tim Maia. A metà anni ’70 incise i due album Racional (vol.1 e vol.2) il primo dei quali sarà sempre nella mia personale playlist.


Bom senso


Prendete una sorta di filosofia/religione di ispirazione ufologica che predica l’esistenza di 2 mondi uno corrotto e mortale (il nostro ovviamente) ed uno superiore ovviamente alieno a cui l’uomo stesso dovrebbe aspirare. Prendete un musicista come Tim Maia, praticamente il soul brasiliano, che ci casca come un pero, dona i suoi beni al santone di turno e si mette con il suo nasone all’insù aspettando l'incontro ravvicinato del terzo tipo. Passati un paio d’anni visto che non succede nulla Tim ritorna alle sue passioni di sempre, molto più terrestri, donne, alcol, droghe. Nel frattempo produce 2 dischi fondamentali che poi arriverà a rinnegare al punto da farli sparire dalla vendita.

Imunização Racional


Rational culture è il classico mega brano da 12 e passa minuti. Ma in questo video, simpatico, ci si ferma a 6 ...

venerdì 14 marzo 2008

mercoledì 12 marzo 2008

Ti amo Ciarrapico




L'ala sinistra del PdL: Ciarrapico n.11 Lazio, Senato.

(nel video, dal concerto del 1° maggio 1991, e sottolineo 1991, quanto bastava Elio e non serviva Travaglio).

martedì 11 marzo 2008

36 anni fa ....



Torno su “Aguas de março” dopo il post dello scorso anno.
Lo faccio per due motivi. Uno per lo spot Enel che certamente avrete visto in TV. Due perchè da poco ho scoperto che l’11 marzo 1972 è considerata la data di nascita di questa bellissima canzone, nota anche per la versione italiana di Giorgio Calabrese cantata da Mina (oltre che per la versione anglofona “Waters of March”)



Tornando alla pubblicità, Enel non è stata certo il primo marchio ad utilizzare il brano di Jobim. Ad esempio ci ha pensato diversi anni prima la Coca Cola, in uno spot che “più anni '80 di così davvero non si può” (e con un arrangiamento altrettando "edonista reganiano" un po' lontano dallo spirito del brano...)



Il testo originale di Jobim, la traduzione italiana, la versione inglese e altre curiosità sull’origine della canzone le trovate a questo link.

domenica 9 marzo 2008

Nuovi derby.


Antonio Boccuzzi (PD) e Ciro Argentino (Sinistra L’Arcobaleno) per il derby di Torino. E da nialtri invexe el derby dei paroni, Calearo vs Riello (Ettore però e non Andrea, che xè un po' come dire Ferruccio invece di Sandro, parlando di Mazzola ...).

sabato 8 marzo 2008

¿ Alejandro y Jovanotti ?

Questa "sarebbe" la canzone scopiazzata da Jovanotti da tal Alejandro Sanz, cantante che scopro oggi e leggo essere molto popolare in Ispagna e in altri paesi latini (vincitore di un Grammy Award per il miglior album pop latino). Ho scelto una versione dal vivo certamente preferibile al video (tra l'ingenuo e l'imbarazzante con la classica storia di lei che gli butta la roba dalla finestra e di lui che si ritrova mollato e per strada). Del resto è quello che ci racconta il testo della canzone che riporto di seguito anche con traduzione (trovata su internet e un po' adattata).

Su Soleluna, sito ufficiale Lorenzo Cherubini, Jovanotti risponde così:
"Su un blog si parla di A TE e di una canzone di Alejandro Sanz (un grande artista spagnolo) che si somiglierebbero. Io non la conoscevo e sono andato ad ascoltarla. Si somigliano? le note della strofa si somigliano ma sono due canzoni diverse basate su un giro armonico simile. Complimenti ad Alejandro Sanz che ha scritto canzoni bellissime e anche questa lo è!"






Alejandro Sanz- A la primera persona

A la primera persona que me ayude a comprender

Alla prima persona che mi aiuterà a capire
pienso entregarle mi tiempo, pienso entregarle mi fe,
voglio donare il mio tempo, donare la mia fiducia
yo no pido que las cosas me salgan siempre bien,

io non chiedo che le cose mi vengano sempre bene,
pero es que ya estoy harto de perderte sin querer (querer).


ma è che sono stanco di perderti senza volere (volere).

A la primera persona que me ayude a salir

Alla prima persona che mi aiuti ad uscire
de este infierno en el que yo mismo decidí vivir

da questo inferno in cui io stesso ho deciso di vivere
le regalo cualquier tarde pa' los dos,

regalerò qualche sera per noi due
lo que digo es que ahora mismo ya no tengo ni siquiera dónde estar.

cio' che dico e' che già adesso non ho nemmeno dove stare.

El oro pa' quien lo quiera pero si hablamos de ayer:

L'oro per chi lo voglia ma se parlamo di ieri
es tanto lo que he bebido y sigo teniendo sed,

è tanto quello che ho bevuto ed ho ancora sete,
al menos tú lo sabías, al menos no te decía
que las cosas no eran como parecían.

almeno tu lo sapevi, almeno non ti dicevo che le cose non erano come sembravano.
Pero es que a la primera persona que me ayude a sentir otra vez

Ma alla prima persona che mi aiuti a sentire nuovamente
pienso entregarle mi vida, pienso entregarle mi fe,

sto pensando di donare la mia vita, la mia fede,
aunque si no eres la persona que soñaba para qué
(¿qué voy a hacer? nada).


anche se non sarai la persona che sognavo perchè. (Cosa farò? niente).
¿Qué voy a hacer de los sueños?

Cosa farò dei sogni?
¿qué voy a hacer con aquellos besos?

Cosa farò di quei baci?
¿qué puedo hacer con todo aquello que soñamos?

dime dónde lo metemos.
Cosa posso fare con tutto quello che sognammo?
dimmi dove lo ficchiamo.


¿Dónde guardo la mirada que me diste alguna vez?

Dove custodisco lo sguardo con cui mi hai guardato qualche volta?
¿dónde guardo las promesas, dónde guardo el ayer?

Dove custodisco le promesse, dove conservo “ lo ieri”
¿dónde guardo, niña, tu manera de tocarme?

dove custodisco, bambina, la tua maniera di toccarmi?
¿dónde guardo mi fe?


Dove conservo la mia fede?


Aunque lo diga la gente yo no lo quiero escuchar,

Benche' lo dica la gente io non lo voglio ascoltare,
no hay más miedo que el que se siente cuando ya no sientes nada,

niña, tú lo ves tan fácil, ¡ay amor!
non c'e' piu' paura di quello che si sente, quando non senti nulla
bambina, tu lo vedi cosi facile, amore!

pero es que cuanto más sencillo tú lo ves, más difícil se me hace.

ma è che quanto più semplice tu lo vedi, più difficile mi sembra.

A la primera persona que me ayude a caminar

Alla prima persona che mi aiuti a camminare
pienso entregarle mi tiempo, pienso entregarle hasta el mar,

penso di donare il mio tempo, donare anche il mare,
yo no digo que sea fácil, pero, niña,
ahora mismo ya no tengo ni siquiera dónde estar.

io non dico che sia facile, ma, bambina, proprio adesso non ho nemmeno dove stare.
A la primera persona que no me quiera juzgar

Alla prima persona che non mi voglia giudicare
pienso entregarle caricias que yo tenía guardadas,

voglio donare le carezze che ho conservato
yo no pido que las cosas me salgan siempre bien
pero es que ya estoy harto de perderte.

io non chiedo che le cose mi arrivino sempre per il verso giusto, ma è che sono stanco di perderti


Y a la primera persona que me lleve a la verdad

Alla prima persona che mi porti dove la verita'
pienso entregarle mi tiempo, no quiero esperar más,

penso di donare il mio tempo, non voglio aspettare più
yo no te entiendo cuando me hablas ¡qué mala suerte!

io non ti capisco quando mi parli di sfortuna!
y tú dices que la vida tiene cosas así de fuertes.

e dici che la vita porta con sè cose cosi forti.

Yo te puedo contar cómo es una llama por dentro,

io ti posso raccontare com'e una fiamma dentro,
yo puedo decirte cuánto es que pesa su fuego,

io posso dirti quanto pesa il suo fuoco,
y es que amar en soledad es como un pozo sin fondo

ed è che amare da soli è come un pozzo senza fondo
donde no existe ni Dios, donde no existen verdades.


dove non c’è né Dio, dove non esistono verita'.

Es todo tan relativo, como que estamos aquí,
no sabemos, pero, amor, dame sangre pa' vivir,

E' tutto relativo, come il fatto di essere qui, non sappiamo, ma, amore,
dammi il sangue per vivere,

al menos tú lo sabías, al menos no te decía
que las cosas no eran como parecían.


almeno tu lo sapevi, almeno non ti dicevo che le cose non erano come sembravano.
Y es que a la primera persona que no me quiera juzgar
pienso entregarle caricias que yo tenía guardadas,

Ma è che alla prima persona che non mi voglia giudicare, voglio donare le carezze che avevo conservato
niña, tú lo ves tan fácil, ¡ay amor!

bambina, tu la vedi così facile, amore!
pero es que cuanto más sencillo tú lo ves, más difícil se me hace.
però più semplice tu lo vedi, piu' difficile mi sembra. 


A la primera persona que no me quiera juzgar
pienso entregarle caricias que yo tenía guardadas,

Alla prima persona che non mi voglia giudicare, voglio donare le carezze che ho conservato
yo no digo que sea fácil, pero, niña,
ahora mismo ya no tengo ni siquiera dónde estar.
ni siquiera dónde estar.
io non dico che sia facile, ma, bambina
adesso non ho nemmeno dove stare, nemmeno dove stare

venerdì 7 marzo 2008

Il conte Lancillotto


Nel personaggio Massimo Calearo trovo sorprendenti analogie (a cominciare dal ritratto fisico, i capelli con i ricci, gli occhiali, l’auto sportiva, se non ricordo male la parlata) con il personaggio del conte Lancillotto (evidente parodia del conte Marzotto) splendida interpretazione di Virgilio Scapin nel Commissario Pepe di Ettore Scola (1969). E' solo una mia allucinazione?

giovedì 6 marzo 2008

Emblematico


ANTENNA CALEARO
ministilo dritta
Dimensioni 13,2x74mm
Necessita di un piano di massa di adeguate dimensioni per ottenere un'ottima omnidirezionalità.

mercoledì 5 marzo 2008

Nel caso ve lo foste perso...

Figli della solita illusione




Elezioni 1
Provocatoriamente (ma nemmeno tanto) mi son chiesto se avrei avuto il coraggio di votare PD nel caso in cui la Binetti fosse stata capolista (o semplicemente tra "quelli in assoluta certezza di elezione") nel mio collegio. La risposta che mi son dato è no. Il nome di un candidato può essere un richiamo o un deterrente, per me di sicuro non è e non sarà mai indifferente. Anche se le candidature mischiano ad arte le carte, e per far eleggere uno che può piacerti, ti costringono ad eleggere uno che proprio non sopporti.

Elezioni 2
Si dice che Calearo possa valere un saldo positivo di 200/250 mila voti. Un calcolo che tiene ovviamente conto anche del numero di persone che, proprio per la sua presenza, non voterà più PD.
A me Calearo, al di là di tutto, al di là di quello che è e rappresenta (dice tutto spazioalfa in una parola) fa pensare alla vecchia DC quando il Veneto pretendeva e aveva il suo ministro, Rumor, Bisaglia e compagnia. Anche se al tempo della DC questa pretesa era avvalorata dalla riserva di voti assicurata (comuni all’80/90% per la DC) mentre oggi, nel PD e secondo le dichiarazioni di Calearo, dovrebbe essere avvalorata dal ruolo interpretato dal Veneto nell’economia del paese. Del resto anche la PDL avrebbe il suo ministro veneto, ovvero Galan. Contenti di questa alternativa? Perché non Lino Toffolo?

Elezioni 3
Questa delle candidature è una questione che merita più di una riflessione. Che ha aspetti qualitativi e quantitativi.
Emma Bonino non sembra ad esempio soddisfatta dalla quantità assicurata ai radicali tanto da rimette in discussione il suo ruolo di candidata di qualità (ma poi la polemica rientrerà…). La ricerca di candidati con qualche particolare qualità ha fatto parlare del presepe di Veltroni o dell’album delle figurine di Veltroni, dove la statuina/figurina del poliziotto trova posto accanto a quella della ricercatrice, il prefetto vicino alla precaria, l’operario vicino alla coppia di imprenditori. Non manca nemmeno il Generale. Insomma una sorta di Selecao (tanto per restare nelle corde di questo blog) fatta da campioni che giocano su campi diversi, in squadre diverse, in stati diversi con la difficoltà di trovare poi un gioco di squadra e di floppare miseramente com’è spesso accaduto a qualche blasonata nazionale brasiliana.
In realtà, parlando di candidature eccellenti, si tratta di piccoli numeri (Riello, presidente degli industriali del veneto, parla di specchietti per allodole) visto che poi ci saranno centinaia di eletti presi direttamente dal bacino della politica. E tornando allora sulla quantità ecco Calderoli definire il PD "il partito dei terun"ovvero (cito da republica) “di quelli che si fanno mantenere dagli altri e sfruttano il lavoro degli altri come dimostrano le candidature per la Camera e per il Senato del Pd in Lombardia, dove la presenza di paracaduti da Roma va ben oltre il 50% dei candidati''.


Elezioni 4

Infine dopo tanti giri di parole anche Veltroni vede ormai nel pari il risultato più auspicabile e probabile, prevedendo un governo per le riforme e poi nuove elezioni. Probabilmente con candidati da poter scegliere e suoi quali esprimere finalmente la propria preferenza. E allora che fare? Votare PD quanto meno per togliere peso al PDL nel governissimo che ci aspetta? O di nuovo scheda bianca, senza macchia ma non senza paura?


Elezioni 5

Tutti contro Veltroni?

Cacciari sulla questione dei temi ("basta con le puttanate”).

Molti sulla candidatura (in posizione di “sicura eletta”) della Cardinale, 26enne studentessa di ScienzedellaComunicazione, ma soprattutto figlia di papà…

Altri riportando il fatto che nel comune di Roma si è registrato, Veltroni in carica, il più alto dato di assenteismo da parte dei dipendenti comunali: 27 volte in 100 giorni lavorativi. Si mugugna allora che "se Veltroni pensa di amministrare così anche l’Italia …”