domenica 29 giugno 2008

calcio bailado

Approfitto della "mattinata lavatrici" per vedere quello che mi sono perso sui vari blog durante la settimana e riprendere contatto con coscienzasporca.
Sul blog di Andrea ho scoperto un montaggio di scene di grande cinema sulle note di “Nine out of ten” di Caetano. Nel video compaiono pure Garrincha e Fred Astaire.

Se qualcuno si chiedesse cosa possono avere in comune Fred e Garrincha troverà risposta in questa sequenza.

venerdì 20 giugno 2008

Inizia l'estate.

Il sottoscritto, ormai alle corde, vi lascia per qualche giorno di vacanza.
Vi lascia soprattutto due tre cose da ascoltare che forse meriterebbero post più approfonditi, ma tant’è.

La prima cosa, pensando ad un post di onan che parla di come sarà il futuro della musica e di stadi da riempire. Bene questo è il Maracanà ovvero lo stadio più grande del mondo e lei è Ivete Sangalo. Così nessuno mi potrà rimproverare che propongo solo cose “uscesce' uscesce” e non propongo mai “pom pom”
Il pezzo Não Quero Dinheiro è di Tim Maia, quindi trascinante. Il resto, una voce con sfumature piacevolmente scure, tutina e sudore è tutto suo.




Il secondo brano, visto che inizia or ora l’estate è un classico di Marcos e Paulo Sérgio Valle. Samba de Verão (o “So Nice” nella versione inglese) Altra interprete femminile, Bebel Gilberto, altro modo di essere attraentemente brasiliana.



Continuo con un altro pezzo di Gilberto Gil nella versione in tempo reale che Gilberto Gil vollè condividere con tutti ancora in fase di scrittura facendosi riprendere, con una telecamerina o un telefonino, alla sua prima esecuzione “casalinga”. Della serie “Tocando em casa” numero 2.
Il pezzo è Banda Larga, composto circa un anno fa, presente ovviamente nel nuovo album.


Per larobi che con il suo innamoramento per Chico ha animato gli ultimi post (e spero continui a farlo) un Chico raro, giovanissimo e italiano, presentato niente meno che da Gino Bramieri. Di Bardotti e Francisco Buarque de Hollanda Una mia canzone ("Meu Refrão") canta Chico.

giovedì 19 giugno 2008

Banda Larga Cordel: undici anni dopo il precedente...

... è uscito il nuovo disco di Gilberto Gil. Preso da preparativi vari l'ho ascoltato di fretta. Lascio quindi come riferimento la recensione di Antonio Forni su Musibrasil. Tra l'altro, Gil è al Castello di Este (PD) domenica 13 luglio nell'ambito della rassegna VenetoJazz.

Tra le 16 tracce questa "Olho Magico" proposta nel video in versione "voz e violão"
Ciao e um abç a todos.

mercoledì 18 giugno 2008

Coincidenze

Mentre lavoro ancora un po' e ascolto questa canzone scritta da Gonzaguinha mi chiedo "ma quanti anni avrà Maria Bethania?" Cerco e vedo che compie gli anni proprio oggi. Auguri Maricotinha!





EXPLODE CORAÇÃO
Gonzaguinha

traduzione da www.musicaememoria.com

Chega de tentar dissimular
Basta tentare di dissimulare
E disfarçar e esconder
E simulare e nascondere
0 que não dá mais pra ocultar
Quello che non si può più nascondere
E eu não posso mais calar
E io non posso più restare in silenzio
Já que o brilho desse olhar
Visto che la luce di quello sguardo
Foi traidor e entregou
È stato traditore e mi ha svelato
0 que você tentou conter
Quello che tu hai tentato di trattenere
0 que você não quis desabafar
Quello che non mi hai voluto dire
E me cortou
E mi ha ferito

Chega de temer, chorar, sofrer, sorrir, se dar
Basta temere, piangere, soffrire, sorridere, darsi
E se perder e se achar
E perdersi e trovarsi
E tudo aquilo que é viver
E tutto quello che è vivere
Eu quero mais é me abrir
Io voglio aprirmi
E que essa vida entre assim
E che questa vita entri così
Como se fosse o sol
Come se fosse il sole
Desvirginando a madrugada
Deflorando l’alba
Quero sentir a dor dessa manhã
Voglio sentire il dolore di questa mattina

Nascendo, rompendo, rasgando
Nascendo, rompendo, lacerando
Tomando meu corpo e então
Prendendo il mio corpo e allora
Eu chorando, sofrendo, gostando, adorando, gritando
Io, piangendo, soffrendo, provando piacere, adorando, gridando
Feito louca alucinada e criança
Come una pazza allucinata e bambina
Sentindo o meu amor se derramando
Sentendo che il mio amore si disperde
Não dá mais pra segurar
Non è possibile resistere più

Explode coração.
Scoppia il cuore.

lunedì 16 giugno 2008

Quem te viu, quem te vê
 (ci provo: se sbaglio mi correggerete)

Lo spunto è l’ambiente del samba, i suoi costumi e i suoi personaggi (le “cabrochas” ovvero le mulatte che animano le varie ali della sfilata e il "mestre-sala" il ballerino solista che danza con la Porta-bandiera, il “gingado” ovvero il senso del samba nei propri movimenti) per raccontare qualcosa che accade ovunque.
Per questo non mi dispiace la traduzione di Bardotti, che nel 1970 ha adattato la canzone ad un contesto italiano, raccontando la trasformazione di una normale ragazza della compagnia in una elegante signora borghese. Insomma una storia classica, raccontata in tanti romanzi e film specie di quel periodo a cavallo tra anni 60 e 70. La differenza la fanno, come al solito, parole e interpretazione di Chico che rendono splendida questa canzone anche dopo 40 anni. Con quel finale "tremendo": "se você sentir saudade por favor não dê na vista
,bate palma com vontade, faz de conta que é turista". Una grande classico, un altro pezzone da bis, tutti in piedi a cantare con Chico.

La traduzione, un po’ più difficile del solito (escono le mie lacune!): non trovo conforto in nessun'altra traduzione, nemmeno inglese. Anzi in un forum inglese, vedo che altri si sono impantanati nelle mie stesse difficoltà, specie nel verso “Pra lembrar que sobra espaço no barraco e no cordão”

 da cui non ne vengo fuori. Se qualcuno può dare una mano .... Si tratta quindi di una traduzione un po’ più libera e un po’ più “a senso” di altre. Comunque buon ascolto. (Nel primo video, visto l'abbigliamento rosa verde di alcune signore in sala, penso sia una serata per la Scuola di samba di Mangueira)





Quem te viu, quem te vê
Chico Buarque

Você era a mais bonita das cabrochas dessa ala

Tu eri la più bella tra le “cabrochas” di questa fila
Você era a favorita onde eu era mestre-sala

tu eri la preferita dove io ero “mestre-sala”
Hoje a gente nem se fala mas a festa continua

oggi nemmeno ci parliamo, ma la festa continua
Suas noites são de gala,nosso samba ainda é na rua
le tue serate sono “di gala”, il nostro samba è ancora sulla strada.

Hoje o samba saiu, lá lalaiá, procurando você

Oggi il samba è uscito lá lalaiá, venendo in cerca di te
Quem te viu, quem te vê

Chi ti ha visto (allora), chi ti vede (oggi)
Quem não a conhece não pode mais ver pra crer
chi non ti conosce, non può capire
Quem jamais esquece não pode reconhecer

chi mai ti scorderà non ti riconosce più.

Quando o samba começava você era a mais brilhante

Quando il samba aveva inizio tu eri la più splendida
E se a gente se cansava você só seguia a diante
e se la gente si stancava, tu da sola continuavi là davanti

Hoje a gente anda distante do calor do seu gingado

oggi la gente è lontana dal calore del tuo “gingado”
Você só dá chá dançante onde eu não sou convidado

tu dai soltanto thè danzanti a cui io non sono invitato.

Hoje o samba saiu, lá lalaiá, procurando você
...

O meu samba assim marcava na cadência os seus passos

Allora il mio samba prendeva il ritmo dalla cadenza tuoi passi
O meu sonho se embalava no carinho dos seus braços

e il mio sogno si cullava nella tenerezza delle tue braccia
Hoje de teimoso eu passo bem em frente ao seu portão

oggi, testardo, passo apposta di fronte alla tua porta
Pra lembrar que sobra espaço no barraco e no cordão


per ricordare il vuoto che hai lasciato nella nostra casa e nel “bloco do cordao”

Hoje o samba saiu, lá lalaiá, procurando você
...

Todo ano eu lhe fazia uma cabrocha de alta classe
Per un anno intero ti preparavo una "cabrocha" di alta classe
De dourado eu lhe vestia pra que o povo admirasse

ti vestivo d’oro perchè la gente ti ammirasse
Eu não sei bem com certeza porque foi que um belo dia

non riesco a capire come accadde che un bel giorno
Quem brincava de princesa acostumou na fantasia

chi recitava il ruolo di principessa sia entrata davvero nella parte.


Hoje o samba saiu, lá lalaiá, procurando você
...

Hoje eu vou sambar na pista, você vai de galeria

Oggi vado a sambare in pista, tu sarai in galleria
Quero que você me assista na mais fina companhia

spero che tu mi possa vedere nel gruppo di samba più bello
Se você sentir saudade por favor não dê na vista

se dovesse prenderti la nostalgia, per favore non darlo a vedere
Bate palma com vontade, faz de conta que é turista
batti con più forza le mani, fai finta di essere una turista.


Ed ecco la versione italiana di Sergio Bardotti
sempre per l'album "Per un pugno di samba".

La più bella tu sei stata

Della nostra compagnia

Eri un po' la fidanzata

Eri un po' la fantasia

Poi un giorno sei sparita

Non so quando non so come

Hai cambiato la tua vita

Hai cambiato il tuo cognome


Tu sei una di noi

Anche se non lo vuoi


Chi ti vede non ti crede

Chi ti conosceva

Ormai non ti dà del tu

Io che ti volevo

Non ti riconosco più


Lunghe sere di canzoni

Pochi soldi molto vino

Quante belle ispirazioni

Quando tu mi eri vicina

Oggi sei la più elegante

Del San Carlo e della Scala

Senti musica importante

Che una volta ti annoiava


Tu sei una di noi
......



Oggi è il giorno della festa

Sentirai le nostre voci

Ti apriranno la finestra

Le canzoni che conosci

Ma se provi nostalgia

Non mostrare che sei triste

Guarda giù con simpatia

Come fanno le turiste


Tu sei una di noi

Anche se non lo vuoi

Chi ti vede non ti crede

Chi ti conosceva

Ormai non ti dà del tu

Io che ti volevo

Non ti riconosco più.

mercoledì 11 giugno 2008

Tocando em casa (1) : Bia Krieger canta "João e Maria".


Di Bia Krieger sto ascoltando con piacevole sorpresa l'ultimo album "Nocturno" (2008).
Nel frattempo da Youtube, per una mini serie di cose suonate in casa di amici, di nuovo João e Maria per alimentare l'ossessione di larobi, con tanto di versione francofona dal titolo "Le Chevalier" della stessa Bia (che per quel niente che intendo di francese mi sembra una bella traduzione). Ciao e buona notte.


domenica 8 giugno 2008

Rotativa ("Roda Viva") e molte altre cose

Dal momento che, con la storia di Valsinha, il blog è finito pure sul sito ufficiale dei fans di Mia Martini, mi sembra giusto dare a Mimì quello che è di Mimì, ovvero una qualità e sensibilità artistica davvero con pochi paragoni, che sembra quasi banale ribadire.
Lo dimostrano, oltre alle sue interpretazioni, le sue scelte musicali anche quando si è trattato di incidere delle cover (“Miei compagni di viaggio” -1983) o di rileggere, in chiave jazz, grandi successi da Battisti ai Beatles (12 concerti insieme a Maurizio Giammarco e un album “Mia Martini in Concerto” del 1991 che gelosamente posseggo e continuamente ascolto).
Miei compagni di viaggio contiene ben tre brani di Chico Buarque, la più volte citata Valsinha (con testo di Vinícius de Moraes), Rotativa (Roda Viva) e per finire Ed ora dico sul serio (Agora falando sério) che diventò l’occasione per “cantare” la scelta di allontanarsi per un certo periodo (che durò poi fino all’89) dalla scena musicale.
Questi due brani erano stati tradotti e adattati da Sergio Bardotti in occasione del disco tutto italiano inciso da Chico nel 1970 con gli arrangiamenti di Ennio Morricone non a caso intitolato “Per un pugno di samba”. A questo disco parteciparono come coriste sia Mimì che Loredana Bertè, inserite nel gruppo dei mitici Cantori Moderni di Alessandroni.

Giangiacomo Landolfi, che all’incontro tra Chico e Morricone ha dedicato un bell’articolo, manifesta qualche perplessità sulle traduzioni, valutandole il punto debole di questo particolare progetto. Su questo aspetto non riesco a dare un giudizio: tradurre le parole, le atmosfere, gli intenti, i riferimenti ad aspetti della vita brasiliana sempre presenti nei testi di Chico non è facile e capisco lo sforzo di Bardotti per riproporli in un contesto “più italiano”. Prendiamo Roda Viva ad esempio. Come lo rendiamo in italiano? Paolo Scarnecchia nella sua traduzione (dal libro Musica Popolare Brasiliana- Gamma Libri 1983) lo lascia in portoghese nel titolo e lo traduce nel testo come “confusione”. Con quale parola definire questo movimento continuo che trascina tutto con sè? Tutto sommato l’idea della rotativa rende l’idea. Quindi accettiamolo com’è e ascoltiamo insieme questa versione dal vivo con una Mia Martini decisamente in forma.
Più l’ascolto, più mi piace, anche nella traduzione/adattamento che mi sembra conservare lo spirito del pezzo. Impossibile caricare il video, lascio quindi il link Mia Martini "Rotativa" Concerto Live “Miei compagni di viaggio”. (in coda al post metto tutti i link al concerto, disponibili su YouTube)

In Brasile “Roda Viva” è stata ripresa in una nuova versione proposta da Fernanda Porto (con la partecipazione di Chico) presente nella colonna sonora del film “Cabra-Cega” (la nostra “mosca cieca”) di Toni Venturi, regista brasiliano dal cognome e dalle origini italiane. Vista la relativa attualità (il film è del 2005, in Italia penso si sia visto in questa festival) scelgo questa versione: su Youtube la possibilità di soddisfare poi qualsiasi curiosità dalla prima interpretazione di Chico con il quartetto vocale MPB4 alla versione “tambureggiante” e dal vivo di Fernanda Porto.





La traduzione è quasi per intero quella di Paolo Scarnecchia dal libro sopra citato.

Roda Viva
(Chico Buarque)

Tem dias que a gente se sente
Ci sono giorni che ci si sente

Como quem partiu ou morreu
Come chi è partito o chi è morto
A gente estancou de repente

Ci si è fermati all’improvviso
Ou foi o mundo então que cresceu...


O è stato il mondo che è andato avanti
A gente quer ter voz ativa
Vogliamo dire la nostra

No nosso destino mandar

Poter guidare il nostro destino
Mas eis que chega a roda viva

Ma ecco che arriva l’agitazione
E carrega o destino prá lá ...

E porta via il destino con sè ..

Roda mundo, roda gigante

Gira mondo, ruota panoramica
Roda moinho, roda pião

Gira mulino, gira trottola
O tempo rodou num instante

Il tempo girò in un istante
Nas voltas do meu coração...


Nelle pieghe del mio cuore

A gente vai contra a corrente

Andiamo contro corrente
Até não poder resistir
Fino a non farcela più

Na volta do barco é que sente

È quando torna la barca che sentiamo
O quanto deixou de cumprir
Quanto resta da fare

Faz tempo que a gente cultiva
Coltiviamo da tempo

A mais linda roseira que há

La più bella rosa che c’è
Mas eis que chega a roda viva
Ma ecco che arriva l’agitazione
E carrega a roseira prá lá...
E porta via il roseto con sè...
Roda mundo, roda gigante

Gira mondo, ruota panoramica
Roda moinho, roda pião
Gira mulino, gira trottola

O tempo rodou num instante
Il tempo girò in un istante
Nas voltas do meu coração...
Nelle pieghe del mio cuore...


A roda da saia mulata

La gonna da far roteare, la mulatta
Não quer mais rodar não senhor

Non vuole più far girare, no signore
Não posso fazer serenata

Non posso intonare serenate
A roda de samba acabou...
La “roda de samba*” è finita


A gente toma a iniciativa

Prendiamo l’iniziativa
Viola na rua a cantar
le chitarre in strada per cantare
Mas eis que chega a roda viva

Ma ecco che arriva l’agitazione
E carrega a viola prá lá...


E porta via la chitarra con sè...
Roda mundo, roda gigante

Roda moinho, roda pião

O tempo rodou num instante

Nas voltas do meu coração...



O samba, a viola, a roseira

Il samba, la chitarra, la rosa
Que um dia a fogueira queimou
Che un giorno il fuoco incendiò

Foi tudo ilusão passageira
È stato tutto un’illusione passeggera

Que a brisa primeira levou...
Che la prima brezza ha portato via


No peito a saudade cativa
Nel petto la saudade fatta prigioniera

Faz força pro tempo parar

Preme per fermare le cose
Mas eis que chega a roda viva
Ma ecco che arriva l’agitazione

E carrega a saudade prá lá ...


E porta via la suadade con sè

Roda mundo, roda gigante

Roda moinho, roda pião

O tempo rodou num instante

Nas rodas do meu coração...

* roda de samba: ci si mette in cerchio e a turno si entra per mostrare la 'ginga', ovvero la capacità di sambare.
Un esempio? Eccolo qui


Rotativa - Roda Viva

(Versione italiana di Sergio Bardotti e Chico Buarque)

A volte un ragazzo si sente
come uno che parte o che muore
e scopre che non conta niente
che il mondo è più grande di un cuore
Nel cuore il ragazzo coltiva
la rosa più bella che c'è
ma attento che la rotativa
si porta la rosa con sé

Rotativa, ruota gigante
ruota motore, ruota che va
un'ora un minuto un istante
ti butta di qua poi di là.

Un uomo va controcorrente
con tutto il coraggio che può
ma un giorno si stanca e comprende
che il fiume è più forte, però vorrebbe trovare una riva
e farsi lasciare dov'è ma attento che la rotativa
si porta la riva con sé

Rotativa, ruota gigante
ruota motore, ruota che va ...

A volte la gente protesta
e scende per strada a cantare
è come vedere una festa
il popolo intero che va
la rabbia non ha alternativa
là dove l'amore non c'è
ma attenti che la rotativa
si porta la rabbia con sé

Rotativa, ruota gigante
ruota motore, ruota che va ...

La rosa la riva la rabbia
volarono al vento così
son come un castello di sabbia
che ognuno di noi costruì
e mentre si va alla deriva
ci resta un ricordo, finché
non cade nella rotativa
che porta il ricordo con sé

Rotativa, ruota gigante,
ruota motore, ruota che va
un'ora un minuto un istante
ti butta di qua poi di là.


Dal concerto "Miei compagni di viaggio".

Il pescatore
Suzanne
Un giorno dopo l'altro
Signora (Señora)
Cime tempestose (Wuthering heights)
Taxi giallo (Big yellow taxi)
Alice (non si trova)
Valsinha
Le ali della mente (Little wing)
Rotativa (Rodaviva)
Vedrai vedrai
Guilty
Imagine
Ed ora dico sul serio

Giulio Capiozzo: batteria
Giorgio Cocilovo: chitarre
Mimì Gates: Viola
Mark Harris* / Gilberto Martellieri: tastiere
Claudio Pascoli: sassofono soprano e tenore
Maurizio Preti: percussioni
Carlo Siliotto*: violino, vocoder
Ares Tavolazzi: basso

*arrangiamenti

Shel Shapiro: produttore esecutivo
Ospiti: Aida Cooper, Loredana Bertè, Cristiano De André, Ivano Fossati, Riccardo Zappa

venerdì 6 giugno 2008

Speed Stacking (adesso che è finita la scuola con cosa giocheranno i nostri figli?)




La cosa strana è che cercando su google, cerca nei blog, blog in italiano, trovo solo 4 risultati. Dal che deduco che questo gioco o sport (ormai tutto è sport) non sia particolarmente diffuso italia. Eppure la specialità dello speed stacking prevede pure dei campionati mondiali, dispiacerebbe non fosse presente la rappresentativa italiana.

Le regole esatte non le so, ma insomma si capisce che si tratta di creare e disfare piramidi di bicchieri seguendo una precisa sequenza e con diverse possibili varianti. Insomma un’idea di base molto semplice, la possibilità di complicarla all’infinito e soprattutto il tentativo di essere sempre più veloci... Il fatto che di questi bicchieri di plastica esistano varie versioni grafiche (compresa la versione notturna fluorescente) già solletica lo spirito del collezionista, il prezzo di un set dovrebbe essere di 16,99$ su ebay, quindi uno sport assolutamente accessibile e popolare.

Nel sito ufficiale si spiega ai genitori perchè lo stacking farebbe bene ai loro figli. Se siete quindi dei genitori coscienziosi procuratevi al più presto uno Speed Stacks StackPack con il tappetino timer, i 12 bicchieri omologati da competizione, il DVD con tutte le spieghe, il sacchettino per andare in trasferta in casa di amici. O no?